A.A.V.V. Roccaccio Vol. 1 (2025)
(Archivio Nazionale
Letterario/Rockitaly)
Non stiamo parlando di un lancio commerciale, nessuna velleità di mercanteggiare, ma si tratta di Roccaccio, una compilation schietta che punta alla promozione e include alcune delle più rodate rock band dell’ underground di casa nostra. In prima linea, troviamo il cantante e produttore Mirco DeFox Galliazzo, già ideatore e promotore in passato del project Area Sismica, pensato per spingere le migliori realtà del rock triveneto. Diciamolo forte e chiaro: Roccaccio passa attraverso il fiuto di Mirco che, si è fatto carico di plasmare tredici inediti nostrani pronti a colpire nel segno.
Trovo particolarmente interessante e rappresentativo l’artwork di Stellaclone Design, un bell’ affresco del rock originale e ruggente, intitolato "L'urlo dei mille e più" creato dal noto fotografo RRR Remi Real Rock. Per inquadrare ciò che Roccaccio ha messo in primo piano, è sicuramente un forte gusto verso il rock e il metal nazionale, dando vita a un contenitore musicale fatto di tanta passione.
Potrei tirarla per le lunghe, ma vengo subito al dunque. Roccaccio è vario nel suo genere e, oltre ai già conosciuti e storici Feline Melinda, X-Hero, Spitfire MkIII, WYV85 (Wyvern 1985) e Serena Rock Band, a scalfire la roccia ci sono anche i roccaccioni EX, Kross of Khaoss, Carillon, John Dallas, Jan- Os, Lele Croce, PC-Newton e Runaluna.
Questo progetto segue il proprio
istinto e mette subito in chiaro il DNA del rock italiano.
By Luca
Ballan
