De Piscopo al Corallo di Bardolino: percussioni, sorrisi e... Valpolicella!
Altro grande appuntamento musicale al Teatro Corallo di Bardolino. Questa volta è di scena il grande batterista e percussionista “internazional-napoletano” Tullio De Piscopo. Non solo percussioni, ma anche cantautore e collaboratore, oltreché session man, di artisti di fama nazionale e internazionale. Difficile presentare De Piscopo e la sua grande carriera. Ci prova il Direttore del Teatro Corallo, Rino Condercuri, che deve tuttavia limitarsi ad un riassunto delle 12 pagine che Wikipedia gli dedica (le 12 pagine vengono simpaticamente materialmente srotolate al momento della presentazione).
Ricordando il sodalizio e la grande amicizia con il conterraneo Pino Daniele (“con altri cari amici suona in Cielo”), De Piscopo entusiasma il pubblico presente (sala sold-out, molti appassionati percussionisti e musicisti tra i presenti in sala) con la musica jazz, blues, pop e le canzoni che l’hanno visto protagonista in decenni di carriera (l’età di 77 viene alla luce solo perché dichiarata dall’interessato, altrimenti vedendolo muoversi tra tamburi e piatti si potrebbe pensare ancora ad un 40enne in piena forma!), accompagnato per più di due ore dai validissimi friends:
Daniel Labelli piano e tastiere
Stefano Gajon Clarinetti e sassofoni
Gianluca Silvestri Chitarra Cesare Pizzetti C. Basso e basso elettrico
Rosario Di Giorgio percussione
Toledo, Anticalipso, NaMiNa (Napoli Milano andata e ritorno, arrangiata da Pino Daniele; De Piscopo ne racconta gli antefatti), Stop Bajon, E allora e allora, O’ saracino, Libertango (la grande collaborazione con l’esigentissimo Astor Piazzolla, che durante la registrazione “promuove” De Piscopo e “boccia” il tastierista), Porta Capuana, poi musical con musiche di Cole Porter, Rodgers & Hurt, Gerswin (ma in realtà, dice De Piscopo, questa musica a Napoli c'era già e questi autori se ne sono abbeverati), e poi ancora Andamento lento, Pummarola blues per chiudere, dopo un grande assolo di batteria, con Caravan.
Apprezzati e gustosi, nel vero senso della parola, alcuni aneddoti e messaggi raccontati tra una performance e l’altra.
Prima un ricordo della sua infanzia, quando a Napoli il papà, anch’egli musicista e percussionista, lo mandava a comprare il vino, “ma che sia Valpolicella”. “Non sapevo cosa fosse, a Napoli ci sono molti vini buoni, non conoscevo il Valpolicella; molto tempo dopo ho scoperto essere un vino Veneto, della provincia di Verona, non lontano da Bardolino, famoso anch’esso per l’ottimo vino che porta il suo nome”.
E poi: “Sorridete, sorridete sempre, non ho rughe sul volto perché sorrido sempre. Non costa nulla, regaliamo sorrisi, soprattutto ai bambini bisognosi, quelli che sono in ospedale; ci chiedono amore e sorrisi”.
Il saluto del Corallo a Tullio De Piscopo è stato entusiasta e caloroso, lui ha salutato con un ideale abbraccio e con un grande sorriso, portandosi a casa una bottiglia di... Valpolicella!
Si torna a casa soddisfatti e con questo pensiero da portare sempre con sé: “Sorridete, sorridete sempre. Non costa nulla, regaliamo sorrisi”.
Un sentito ringraziamento al direttore Rino e a tutto il sorridente e amabile staff.
Testo e photo by Maria Cristina Napolitano, Courtesy by A.N.L. 2023