ALDO NOVA INTERVISTA (by Mirko DeFox)
Seguirono altri quattro album che raggiunsero tutti ottimi risultati e lanciarono Aldo Nova nel firmamento del AOR Rock melodico mondiale.
Aldo è anche un produttore e autore molto affermato, tra gli artisti con i quali ha collaborato ci sono Jon Bon Jovi, Celine Dion, Faith Hill e Michael Bolton.
La storia di Aldo Nova è lunghissima, di riflesso quì in italia abbiamo solo percepito l'eco di questa grande star della musica, ma tutto ciò che non conosciamo c'è lo facciamo raccontare da lui, in questa intervista esclusiva;
Ciao Aldo è per noi un piacere e un onore poter farti questa intervista e ti ringraziamo fin d'ora della tua disponibilità, proviamo a ripercorrere le principali tappe della tua carriera?
Ci puoi raccontare come arrivò
l'amore per la musica e quali furono i tuoi primi passi nell'ambiente rock
canadese?
Penso di essere nato con la musica dentro, anche se nessuno nella mia famiglia, genitori, fratelli, sorelle, zie, zii, cugini.. ha mai fatto musica, mentre io ne sono sempre stato attratto.La mia vera storia è iniziata quando avevo 4 anni.
Passavo sempre con mia madre davanti ad un negozietto, tutti i giorni, ed in vetrina c'era un piccolo ukulele di plastica.
L'ho pregata ogni giorno di comprarmelo finchè finalmente, me l'ha regalato.
Sono stato davanti allo specchio ogni giorno fingendo di essere una rockstar in concerto su un grandissimo palco, di fronte a migliaia di persone!
Ma la mia passione non era solo ascoltare la musica, ho sempre voluto sapere come funzionava ogni cosa, come nasceva la musica.
Mi ricordo che un giorno mio padre portò a casa un giradischi nuovo di zecca, ma secondo me non suonava così bene, e dopo meno di mezz'ora era già in pezzi. Dopo due ore, quando l'abbiamo rimesso insieme, aveva il sound che cercavo. E questo giradischi, come tutti sanno, è rimasto con me e probabilmente ci rimarrà finchè non morirò, proprio come finirà la mia musica.
Mio fratello aveva una grande collezione di dischi, adoravo la musica e amavo il modo in cui gli strumenti e la voce si fondevano e mi incuriosiva sapere come venivano fatte le registrazioni.La vera svolta nella mia vita, che ha veramente segnato la mia carriera musicale, è stata quando avevo 13 anni, quando mia madre e mio fratello sono morti in un incidente stradale.Per alleviare il mio dolore, ho chiesto al mio fratello maggiore di comprarmi una chitarra elettrica.Siamo andati in un negozio di strumenti musicali economici, e abbiamo preso una chitarra ed un amplificatore per 25 $.
In quel periodo stavano uscendo tutti i più grandi dischi, come Hendrix, Led Zeppelin, e altre grandiose bands che ancora oggi tutti amano.
Personalmente, credo che la musica degli ultimi 10 anni sia scadentea, ma questa è la mia opinione.Credeteci o meno, il primo riff che ho imparato a suonare è "25 or 6 to 4" dei Chicago, perchè ha una melodia semplice.
Una volta non c'era YouTube, così se volevi imparare una canzone dovevi mettere la puntina sul disco e scoprire la prima nota, poi la seconda e la terza. Quando sei un principiante, devi davvero sudare se vuoi suonare.
I giovani d'oggi vanno direttamente su Youtube ed imparano qualsiasi cosa. Persino io lo uso.Credetemi, quando sono uscito dalla mia stanza, due anni dopo , ero diventato un chitarrista incredibile!
Ho trovato un bassista e un batterista e ho messo in piedi la mia prima band a 14 anni.
Improvvisavamo e io stavo già scrivendo dei pezzi originali, anche se ero il cantante.
Non ho mai capito il motivo per il quale nessuno degli amici voleva fare il cantante. Forse perchè io sono Italiano, spavaldo e senza tanta paura, però se non avessi cantato, sarebbe stato da spararsi!
A 16 anni ho iniziato a lavorare in un negozio di musica come commesso, ed è qui che sono stato invitato ad unirmi ad una band che proponeva classici e hits, repertori diversi uno comprendeva Old Rock & Roll e uno il primo repertorio dei Beatles, dove noi ci vestivamo come i Beatles, indossavamo parrucche e ci muovevamo come loro.
Questa esperienza è arrivata talmente vicina a quando stavo lavorando al mio primo album, sapevo già come strutturare una hit, creare le armonie e arrangiare una canzone. Fondamentalmente, ogni cosa che un buon produttore musicale dovrebbe fare.
Per quanto io potessi essere identificato come un artista del Rock Canadese, io invece stavo pensando a proporre la mia musica a tutto il mondo.
Come riuscisti ad agganciare ed a
ottenere un deal con la Portrait Records che è un'etichetta discografica
statunitense, brand della major Epic Records?
Stavo lavorando in alcuni club con
la mia band, e così una sera qualcuno venne da me chiedendomi "Sai come
scrivere una canzone?" cosa che a quel punto ancora non sapevo, ma dissi
di si. Poi mi chiese "Sai come produrre?", cosa che non sapevo ma gli
dissi comunque di si.
Così questo tizio mi svelò di
avere un accordo discografico, ma non sapeva come scrivere, cantare o produrre
e aveva bisogno di me per creare canzoni, cantarle e praticamente fare tutto
sui pezzi; ma sarebbe andato lui in TV, avremmo fatto la sincronizzazione delle
labbra e lui sarebbe stata la star.
Non mi interessava tutto questo
inghippo, perchè comunque mi stava dando l'opportunità di lavorare in uno
studio per la prima volta, ed era tutto quello che volevo. Lui cercava un vero
sound British, un sound vicino alla New Wave come quello di Gary Newman, e ho
scritto una canzone intitolata "XR-7", che è stato il mio primo pezzo
su un disco e trasmesso poi in radio.Mi ricordo di essermi alzato dal letto una
mattina, averlo sentito alla radio e mi ci è voluto un attimo per realizzare
che quella era la mia canzone!
Ho continuato a scrivere canzoni e
a lavorare nello studio, e da quel momento tutti sapevano che ero stato
veramente io a fare tutto.
Poi un giorno, quel ragazzo è
scomparso lasciando il debito in studio. Così i proprietari sono venuti da me
dicendomi: "Puoi continuare a lavorare nello studio per noi oppure ci devi
i 10.000 $ del debito non saldato".
Ovviamente ho continuato a
lavorare, e ho trasfromato il mio sound da New Wave a Rock, ho scritto e
prodotto una demo di 10 canzoni.
Questa demo è arrivata
all'orecchio di un A&R della ATV music publishing che è venuto a Montreal
per incontrarmi.Dopo aver visto che avevo
suonato tutte le parti musicali, arrangiato i suoni e cantato, è rimasto
abbastanza colpito da propormi un accordo di pubblicazione e più tardi un
contratto discografico.
Questa
demo, completamente non ritoccata, fatta eccezione per il remix è diventato poi
il mio primo album "Subject",
la ATV mi ha praticamente affidato alla Portrait Records, con i quali ho firmato direttamente.
Nel tuo primo album, io amo
alla follia il sound Hard rock melodico, la chitarra è piena di energia, la
tastiera dona un mood moderno e la voce è piena di carisma e melodia, un must
per tutti gli amanti del Rock, io credo che in quel periodo
il suono di Aldo Nova fosse innovativo e raggiungesse il gusto di un audience
molto ampia, la tua reazione nel vedere
"Fantasy" in classifica e ottenere un doppio disco di platino?
Se ho pensato che ho avuto un sound innovativo?
La risposta è molto semplice. Ho mescolato tutti gli
stili e influenze della chitarra Rock, con la mia passione per sintetizzatori
ed elettronica,insieme a mia conoscenza dell'utilizzo di studio come strumento
per creare un suono che è stato descritto come pomposo e magniloquente.
Poi ti dirò che il più grande segreto di quel primo
album era, l' innocenza. Ho davvero solo scritto e fatto i suoni che sentivo
nella mia testa, nulla di complicato. Per me fare musica, se c'è la passione è
facile se viene dal cuore e dall'anima diventa reale. Ho cercato comunque un
suono distintivo diverso da chiunque altro. Aldo è Aldo, puro e semplice.
Quello che vedete e ascoltate di quel periodo sono io nella mia purezza di
artista.
Il
tema musicale legato alla fantascienza e al mistero che si sente anche nel
secondo album "Subjects" e si intravede nei videos ha un significato
particolare?
Riguardo "Subject" è un concept album
ambientato nel post nucleare dove una guerra ha distrutto la terra, e dove un
gruppo di anziani, conosciuto come i "soggetti" avrebbero insegnato
al resto dell'umanità superstite come riprendere a vivere. In quel periodo nel 1983,
nessuno affrontava temi sulla guerra post nucleare.L'album ha un suono molto
più pesante,e con più synth in quel
momento sperimentavo con l'elettronica. Il disco non raggiunse una grande popolare come il primo album, ma oggi è considerato
dalla maggior parte dei miei fan come il mio album migliore.
Il
testo di “Monkey On Your Back” ha un risvolto sociale, parla della lotta alla
droga?
SI
hai ragione, è una canzone sul tema
della droga, solo che invece di glorificare la droga, è stato il primo brano antidroga
di sempre.
Nel
periodo dal 1981 al 1984 (avevi due albums all'attivo) hai suonato in tour?
ricordi qualche concerto in particolare?
Il Tour
che ho fatto e che preferisco di più?
La risposta è semplice, tutte le esibizioni,
soprattutto nel "Blood on the bricks" tour dove sono stato circondato
dai migliori musicisti, e
ho
fatto in modo che fossero non solo grandi musicisti, ma anche persone
meravigliose.
In
quel periodo avevo un giovane chitarrista ritmico sconosciuto allora chiamato
PHIL X (Philip
Eric Xenidis attuale chitarra dei Bon Jovi),
che ora è uno dei chitarristi più altamente visibile sul pianeta. Infatti, ho
introdotto Phil X a Jon Bon Jovi durante una registrazione del brano "Levon"
di Elton John, una cover version che ho prodotto per Jon, dove
tutta
la mia band è stata coinvolta nella registrazione. Ogni tour è stata una gioia,
e l'ho fatto per ogni album tranne per "Twitch" per ragioni che vi
illustrerò in seguito.
Nel
frattempo suoni la chitarra e tastiere negli album di Michael Bolton, Blue Oyster Cult e
sopratutto nel debut album di Bon Jovi, cosa ci racconti di quel periodo nei
Power Station Studios di New York con Tony Bongiovi?
Il
periodo passato nei Power Station è
stato incredibile, io e Tony Bongiovi abbiamo imparato molto l'uno dal altro,
ecco perché nei crediti del mio primo album si può leggere, mixato da Tony Bongiovi & Aldo
Nova In the Pit al Power Station, NY. Ci siamo divertiti molto io ero pieno di
entusiasmo e lui altrettanto. Proprio di
recente abbiamo parlato al telefono e Tony mi dice ancora oggi, che il disco di
platino che ha avuto per il mio primo album è la cosa della quale va più fiero.
Ho
incontrato John Bongiovi, come veniva chiamato all'epoca, presso i Power Station
mentre si stava facendo caffè e così l'ho invitato in studio, e gli
ho fatto ascoltare alcune idee per il mio album, e lui è rimasto folgorato.
Più
tardi, quando Tony Bongiovi stava mettendo insieme una band per registrare il
primo demo Runaway per Jon, mi ha chiamato, così ho suonato la chitarra, le
tastiere e ha cantato i cori su quello che è poi diventato il suo primo album.
Esaminando
a distanza di tanti anni la tua storia, possiamo dire che Jon Bon Jovi in
qualche maniera si ispirò al sound AOR Rock melodico di Aldo Nova, che tanto
piaceva agli americani?
La risposta a è sì, sì e sì!!! Ho creato quella
chitarra bella pesante, con il sintetizzatore, multi suono armonico che si
sente in molti albums, di molte bands. Ma anche io ho preso le mie influenze da
Boston, Reo Speedwagon, Hendrix e tutte le band prima di me. Comunque ho creato
un mio suono.
Nell'album
"Twitch" hai cambiato molti musicisti, il suono si fà più cromato e a
tratti pop, naturale evoluzione del tuo stile o strategia di mercato?
Twitch,
è molto lontano dal mio stile, è l'unico
album che ho fatto, che odio. In tutti i miei album, le canzoni e gli
strumenti, sono stati fatto
da me, ma su "Twitch", la musica e i testi sono stati fatti da altri su
richiesta della casa discografica. Ecco perché, dopo che
questo
album non ho registrato più nulla ho aspettato che il contratto con la Sony scadesse
nel 1989.Tutto
quello che ho fatto prima di "Twitch" e tutto la musica successivo è riconducibile a me. Come
ho detto, la musica dovrebbe essere fatto con il cuore e l'anima, e
non
guidata dall'avidità.
Dalla
pubblicazione di "Twitch" a "Blood on the Bricks" che è
uscito nel 1991 c'è un arco temporale piuttosto lungo, sò che hai suonato con
Cindy Lauper in tour, poi che altro?
Sì
ho fatto un tour con Cindy Lauper, ma non ha funzionato. Purtropo i rapporti
con il suo manager David Wolfe non erano idiliaci, e così ho lasciato il tour
in Australia, senza aver preso un centesimo, con nessun posto dove vivere e
nessun biglietto per tornare a casa. Per fortuna qualcuno mi ha dato un appartamento, ho
mangiato buon cibo, e queste ragazze mi aiutarono a comprare il biglietto per tornare a casa a Montreal.
Karma... Ecco cos'è.
Parliamo
di "Blood on the Bricks" al quale ha partecipato come guest Jon Bon
Jovi, disco che ti vede lasciare i suoni AOR in favore di un Hard rock guitar
oriented, molto ritmato e southern, come è nato questo album?
"Blood on the Bricks è nato quando ho iniziato a
lavorare sul demo che successivamente è diventato il primo album solista di Jon
Bon Jovi, e parlo di "Blaze of Glory".
Ero a casa di Jon il venerdì, e lui mi ha fatto
sentire questa canzone con la
chitarra acustica intitolata Blaze of Glory.
Abbiamo registrato la canzone con lui alla voce e io
alla chitarra acustica con un registratore a cassette a buon mercato.
Jon mi ha chiesto di andare a casa e di fare una
versione orchestrata del brano da inviare a lui entro Lunedi, così poteva fare
la traccia vocale e inviarlo agli Studios cinematografici, dato che era la
canzone scelta per la colonna sonora del film "Young Guns 2".
Naturalmente ho fatto tutto l'arrangiamento e la registrazione
e il lunedì Jon ha ricevuto il nastro multi traccia che ha registrata la sua
voce.
Ecco che bisogna fare un intero album per "Young Guns 2", così, Jon mi ha
invitato a casa sua per fare un'altra demo, e alla fine ho soggiornato da lui per
un anno!
Tra una cosa e l'altra, le demo e poi volare a Los
Angeles per registrare e organizzare la registrazione con un cast all-star di musicisti,
si è iniziato da un fine settimana poi a un mese e poi con tutto il tempo
necessario.
Non mi sono mai divertito così tanto.
Ricordo che mentre io e Jon vivevano in una casa a Los
Angeles che ho iniziato a suonare alcune canzoni che avevo registrato come demo
e fatte a casa.
L'unica canzone che non era su quelle demo era "Blood
on the Bricks",
E poi io e Jon abbiamo scritto tutti i testi e
registrato l'album con un
cast stellare di musicisti.
Credo che il sound non sia così duro e southern come
dici tu, la chitarra è slide si però a parte i testi, il disco ha quel tocco
alla Bon Jovi, ed è sicuramente il disco che volevo fare.
Ci racconti qualche aneddoto riguardo i video di
"Blood on the bricks", "Medicine man" e
"Someday"? ...per me fantastici e trasmessi frequentemente da Mtv
anche quì in Italia
Sì,
i video sono il lavoro del regista Wayne Isham, straordinario, sapere
per
il suo lavoro sul video di " Slippery when wet" e su tutti i video di Metallica.
I
concetti erano tutti suoi e hai ragione il suo lavoro è stato ottimo e io sono rimasto
molto soddisfatto.
Nel 1997 esce il tuo album solista intitolato
"Nova's Dream" dove hai dato libero sfogo alla creatività, brani
strumentali intimi e ispirati, è un concept album?
Nova's Dream doveva essere un album senza testi con
solo musica strumentale e lingue inventate, con un sound e stile completamente differente per ogni canzoni .
L'intero album è stato scritto, registrato, ascoltata e mixato nello spazio di 2
mesi, il tutto senza una singola nota o qualsiasi idea di quello che stavo per fare in anticipo, fatto così di getto.
La sua improvvisazione è stata una sfida ma anche un omaggio ai grandi musicisti del passato, vedi al grande Jimi Hendrix in "Excuse Me While I scream", dove io uso la maggior parte dei titoli delle sue canzoni come testo. Un altro canzone, " Carlito's Way", nel caso tu Mirko non l'abbia notato, è un tributo ad un altro grande chitarrista, Carlos Santana. Entrambi questi chitarristi hanno una cosa in comune, sono entrambi unici , uno è il più grande innovatore e l'altro ha scritto le più belle melodie sentimentali.
Questo mio album non è ben conosciuto, ma penso che sia una delle cose migliori che ho mai creato.È un album non contiene solo musica d'ascolto, ma una colonna sonora che si vede e si può immaginare.
Sei un produttore di successo, cosa ci puoi raccontare
riguardo il lavoro con Celine Dion, Bon Jovi e Faith Hill?
Quando
ho preso uno dei miei molti breaks(LOL) in 30 anni, ho lavorato, sia come scrittore
e produttore e suonato per molti super artisti di successo, come, Jon Bon Jovi,
Celine Dion, che come molti sanno (ho scritto almeno 15 canzoni per lei) e poi
per la rock band cilena La Ley, per Faith Hill, Clay Aikin e molti artisti
anche francesi, poiché parlo 3 lingue
perfettamente, italiano, francese, Inglese, e capisco perfettamente lo spagnolo.
Hai vinto dei prestigiosi Grammy Awards ci
racconti?
Con
Celine, ho vinto un Grammy come miglior produttore per il suo album"Falling
Into You", dove ho scritto musiche e testi di 3 canzoni per" I Love You",
"Your Light" and "Dreamin’ of You". Soddisfazione
e un bel divertimento, poi però nel 2008, ho deciso di arrestare completamente questa
attività, scrivendo e lavorando solo per me stesso.
Ed oggi? Aldo nova si diverte ancora con la musica?
Negli
ultimi 9 anni ho lavorato al mio Rock Opera "Spaceman" (il
La Vita
di Eddie Gage), che finalmente ho finito nel mese di febbraio.
Ho
scritto più di 100 canzoni e continuò a scrivere fino a quando non ritengo di
aver raggiunto il mio lavoro perfetto.
Ho
scartato oltre 90 canzoni e mantenuto 20, tutte le musiche e i testi sono ovviamente
miei, ho suonato, registrato e mixato ma ho anche ospitato alcuni dei migliori
musicisti al mondo.
Questa
Opera Rock racconta la storia di Eddie Gage e della sua evoluzione dalla luce, passando
per il buio e risalire fino alla luce ancora.
Il
tema dell'album è molto spirituale e ha un messaggio di positività maggiore
rispetto a qualsiasi delle mie opere precedenti.
Come
ogni singola mia canzone o qualsiasi album, sono scritti in prima persona.
Sono
un narratore, lo sono sempre stato e sempre così sarà.
Grazie
a voi tutti in Italia,
un
grande abbraccio da Aldo Nova Caporuscio
St.
Lazare Quebec Canada 06 Ottobre 2016
Pic Courtesy by James St. Laurent
Pic Courtesy by James St. Laurent