Powered by:

Latest Updates

Recensione: A.A.V.V. Roccaccio Vol. 1 (2025)

10:52:00


 

A.A.V.V. Roccaccio Vol. 1 (2025)

(Archivio Nazionale Letterario/Rockitaly)

Non stiamo parlando di un lancio commerciale, nessuna velleità di mercanteggiare, ma si tratta di Roccaccio, una compilation schietta che punta alla promozione e include alcune delle più rodate rock band dell’ underground di casa nostra. In prima linea, troviamo il cantante e produttore Mirco DeFox Galliazzo, già ideatore e promotore in passato del project Area Sismica, pensato per spingere le migliori realtà del rock triveneto. Diciamolo forte e chiaro: Roccaccio passa attraverso il fiuto di Mirco che, si è fatto carico di plasmare tredici inediti nostrani pronti a colpire nel segno. 

Trovo particolarmente interessante e rappresentativo l’artwork di Stellaclone Design, un bell’ affresco del rock originale e ruggente, intitolato "L'urlo dei mille e più" creato dal noto fotografo RRR Remi Real Rock. Per inquadrare ciò che Roccaccio ha messo in primo piano, è sicuramente un forte gusto verso il rock e il metal nazionale, dando vita a un contenitore musicale fatto di tanta passione. 

Potrei tirarla per le lunghe, ma vengo subito al dunque. Roccaccio è vario nel suo genere e, oltre ai già conosciuti e storici Feline Melinda, X-Hero, Spitfire MkIII, WYV85 (Wyvern 1985) e Serena Rock Band, a scalfire la roccia ci sono anche i roccaccioni EX, Kross of Khaoss, Carillon, John Dallas, Jan- Os, Lele Croce, PC-Newton e Runaluna. 

Questo progetto segue il proprio istinto e mette subito in chiaro il DNA del rock italiano.

                                     

By Luca Ballan










Neil Young "Love Earth Tour" 2026

17:45:00
Neil Young 
"Love Earth Tour"

14 luglio 2026 a Lucca
16 luglio 2026 a Codroipo (UD)

Amici della buona musica e del rock'n'roll, segnatevi queste date.

il leggendario Neil Young torna in Italia nel 2026 per due imperdibili concerti!
L'annuncio è fresco e ha già messo in subbuglio i fan di tutte le generazioni. 
Il cantautore canadese, 79 anni e una grinta da vendere, sarà dalle nostre parti 
la prossima estate con il suo "Love Earth Tour", accompagnato dalla fedele band The Chrome Hearts. Un ritorno che sa di storia e di futuro insieme.

Una storia che parte da lontano...
Parliamo di un artista che ha attraversato decenni di musica, dagli esordi con i Buffalo Springfield, al supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young, 
fino a una carriera solista monumentale, costellata di capolavori come
Harvest, After the Gold Rush e Rust Never Sleeps.
Neil Young non è mai stato solo un musicista; è un'icona, un attivista, una voce fuori dal coro che non ha mai avuto paura di dire la sua, sempre con la chitarra elettrica in mano e quella voce inconfondibile, a tratti lamentosa, a tratti potente.

Ogni suo tour è un evento, 
un pezzo di storia della musica dal vivo. 
E il 2026 non farà eccezione.

Le date italiane del 2026 Il "Love Earth Tour" 
farà tappa nel Bel Paese per due serate che si preannunciano indimenticabili:

14 luglio 2026 a Lucca
nell'iconica cornice del Lucca Summer Festival (Area Mura Storiche). 
Immaginatevi la magia, le canzoni, l'atmosfera...
16 luglio 2026 a Codroipo (UD) Villa Manin
per un'altra serata sotto le stelle friulane.
Due location suggestive per un artista unico al mondo.

Marracash Tour Marra Palazzi 2025

16:48:00
Marra Palazzi 2025

Marracash


Marracash ha concluso il suo storico tour negli stadi nel luglio 2025 
e ha già annunciato un nuovo tour nei palasport che si 
svolgerà tra novembre e dicembre 2025. 
Il tour nei palazzetti, prodotto da Friends & Partners, segue il successo del 
"Marra Stadi 2025", il primo tour negli stadi per un rapper italiano.
Nel comunicato stampa e negli annunci ufficiali, Marracash ha espresso la sua volontà di portare lo stesso concept narrativo, incentrato sul dualismo tra la sua persona (Fabio) e il suo alter ego artistico (Marracash), anche nei palasport. Lo show si baserà principalmente sulla sua "Trilogia" di album: Persona, Noi, Loro, Gli Altri ed È finita la pace, oltre ad alcune hit del suo repertorio.

Date del Tour Marra Palazzi 2025
date confermate del tour nei palazzetti:

Venerdì 28 novembre 2025 Eboli (SA) PalaSele
Lunedì 1 dicembre 2025 Bologna Unipol Arena
Giovedì 4 dicembre 2025 Firenze Nelson Mandela Forum
Lunedì 8 dicembre 2025 Assago (MI) Unipol Forum
Martedì 9 dicembre 2025 Assago (MI) Unipol Forum
Mercoledì 10 dicembre 2025 Assago (MI) Unipol Forum
Venerdì 12 dicembre 2025 Roma Palazzo dello Sport
Sabato 13 dicembre 2025 Roma Palazzo dello Sport
Mercoledì 17 dicembre 2025 Padova Kioene Arena
Sabato 20 dicembre 2025 Torino Inalpi Arena



PROFONDO ROSSO 50° ANNIVERSARIO + GOBLIN LIVE

13:35:00

 

PROFONDO ROSSO 
50° ANNIVERSARIO 
GOBLIN LIVE


PROFONDO ROSSO 50esimo ANNIVERSARIO 
Teatro Astra, San Giovanni Lupatoto (VR) 
5 dicembre 2025

Un evento imperdibile per celebrare i 50 anni di Profondo Rosso,
un capolavoro senza tempo!

Al Teatro Astra rivivremo il brivido di Profondo Rosso, il leggendario thriller di Dario Argento, in un'esperienza unica e irripetibile.
accompagneranno la proiezione con una sonorizzazione live della colonna sonora, regalando al pubblico un'atmosfera ancora più intensa e coinvolgente.

E non finisce qui!

La band eseguirà anche un greatest hits delle colonne sonore che li hanno resi celebri in tutto il mondo.

Un'occasione straordinaria per gli amanti del cinema, della musica e delle emozioni forti.

Venerdì 5 dicembre 2025
Teatro Astra, San Giovanni Lupatoto (VR)

Apertura porte — 20:15
PROFONDO ROSSO il film — 21:00

Biglietti al link https://link.dice.fm/Qe1496ddfa05

Altre date

PROFONDO ROSSO 50° ANNIVERSARIO + GOBLIN LIVE
gio 26 feb 2026 Teatro Dehon Bologna

Intervista a Mirko DeFox: Consigli Pratici da 30 Anni di Trincea nei meandri del Rock

13:20:00

 


Intervista a Mirko DeFox:  La Ricetta per una Scena Metal che Non Arranchi Più

Dalle cantine ai club: l’analisi spietata ma costruttiva di un produttore, promoter e artista storico. Perché la validità musicale non basta più e come costruire un ecosistema sostenibile per il rock e il metal italiano.

Intro: La scena rock e metal italiana è un gigante dormiente, ricca di talento puro ma spesso intrappolata in un circolo vizioso fatto di poche opportunità, cachet irrisori e band che faticano a fare il salto di qualità. Per smuovere le acque, abbiamo intervistato Mirko DeFox, una voce fuori dal coro con oltre tre decenni di esperienza sul campo come artista (X-Hero, Axe Hero, Blondiefox), produttore (DeFox Records, Heart Of Steel Records), promoter (Archivio Nazionale Letterario, Artisti No Limits), divulgatore e comunicazione (Rockitaly, MusicaFollia, Best Star Magazine...) e creativo (Dvlgator Bureau). La sua missione: offrire una guida pratica, senza sconti, per musicisti e organizzatori.

X-Hero

Staff: Mirko, partiamo dal malcontento più diffuso: molte band, soprattutto emergenti, si lamentano della mancanza di palcoscenici e della riluttanza degli organizzatori a pagarle. Cosa non funziona in questo rapporto?

Mirko DeFox: Il problema è alla radice: un clamoroso fraintendimento delle aspettative. Da una parte, l’organizzatore è un imprenditore che deve coprire costi fissi altissimi: affitto, SIAE, personale, bollette. Dall’altra, la band, spesso, si considera un’entità artistica a cui spetta di diritto un compenso. Il punto di collisione è qui: il compenso non è un diritto, ma la conseguenza di un valore dimostrato. Se una band non ha un seguito, non si promuove, non cura la sua immagine, per il locale è un puro rischio economico. Perché dovrebbe pagare 200 euro una band che porta 10 persone? Il business, purtroppo o per fortuna, è business. La passione non paga le bollette del locale.

Staff:  Quindi, la colpa è principalmente delle band che non sono abbastanza professionali?

M.D.: Non userei la parola "colpa", è controproducente. Parlo di mancanza di consapevolezza. Essere una band oggi significa essere una piccola impresa. Il talento musicale è il requisito base, il punto di partenza, non il traguardo. Quello che manca è la visione d’insieme. Una band è un prodotto a 360 gradi: la musica, il look, le foto professionali, la biografia, la presenza scenica, la capacità di comunicare sui social e, fondamentale, la capacità di costruire un pubblico. Se manca anche solo uno di questi tasselli, il prodotto è incompleto e nessun imprenditore – che è l’organizzatore – investirà su di esso.

Mirko e Dire Straits

Staff:  Parliamo proprio di questo. Quali sono, in concreto, i passi che una band emergente deve fare prima anche solo di pensare a chiedere un cachet?

M.D.: Ecco una checklist pratica, la stessa che uso quando valuto un progetto per le mie etichette:

1.      Materiale Professionale: EPK (Electronic Press Kit) impeccabile. Non una mail con due foto sgranate. Serve una bio scritta bene, foto ad alta risoluzione, link a video live di qualità, almeno un brano ben registrato. È il vostro biglietto da visita.

2.      Presenza Online Attiva e Coerente: Social network non abbandonati. Pagina Facebook, Instagram, canale YouTube aggiornati con contenuti interessanti: non solo "venite al concerto", ma dietro le quinte, clip dalle prove, presentazioni dei membri. Create una community, non un monologo.

3.      Investire sul Live… Promozionali (All’Inizio): Le prime serate servono per farsi le ossa. Accettate serate a ingresso condiviso o a cachet zero, ma solo se il locale fa promozione. Usate quelle serate per testare il materiale, imparare a gestire il palco e, soprattutto, per raccogliere contatti email e vendere merchandising.

Staff:  Proprio sul merchandising: quanto è cruciale?

M.D.: Vitale. È il termometro del vostro appeal e una piccola fonte di autofinanziamento. Una maglietta venduta non è solo 15 euro nella cassa della band; è un fan che diventa un messaggero del vostro brand. Curate design di qualità, offrite prodotti a varie fasce di prezzo (dalla spilla da 3€ alla felpa da 50€). Mostrare a un organizzatore di aver venduto 20 magliette in un locale è un argomento di negoziazione più potente di qualsiasi discorso.

Staff:  E gli organizzatori? Hanno delle responsabilità in questa situazione di stallo?

M.D.: Assolutamente sì. L’organizzatore illuminato non è un semplice "riempitore di serate". Dovrebbe essere un curatore della scena locale. Il suo ruolo non è sfruttare la domanda infinita di band offrendo cachet da fame. Il suo ruolo è selezionare band valide (anche se ancora acerbe) e creare un evento. Promuovere la serata in modo serio, creare line up coerenti, offrire alle band un sound adeguato e un trattamento dignitoso. Un locale che si costruisce una reputazione come fucina di talenti avrà sempre il pubblico dei veri appassionati, che è la base di tutto. È un investimento a medio termine.

Staff:  Un'altra domanda, Mirko. Qual è la tua visione per una scena metal italiana più sana e credibile?

M.D.: La mia visione si basa su una parola: ecosistema. Band, organizzatori, producer, media e pubblico devono remare nella stessa direzione.

·         Le band devono smettere di pretendere e iniziare a professionalizzarsiCostituirsi come associazione culturale è un primo passo formale importantissimo per dare alla propria band un connotato legale e formale.


Mirko e Ian Paice (Deep Purple)

Staff:  Puoi spiegarci perché è così cruciale e, praticamente, quali vantaggi porta?

M.D.: Certamente. Andare in un comune e costituire un'Associazione Culturale no-profit (o altra forma giuridica semplice) non è burocrazia fine a sé stessa. È un cambio di mentalità che si traduce in vantaggi concreti e immediati:

1.      Serietà agli Occhi degli Altri: Presentarvi a un locale, a un ente o a un potenziale sponsor come "Associazione Culturale [Nome Band]" invece che come "Gruppo di quattro amici" cambia completamente la percezione. Siete un'interlocutore affidabile, con una Partita IVA o un codice fiscale, a cui si può emettere una fattura. Questo, da solo, vi fa saltare diversi gradini nella considerazione altrui.

2.      Gestione Trasparente dei Soldi: Aprire un conto corrente intestato all'Associazione permette di gestire in modo trasparente gli incassi dei concerti, le vendite di merchandising e le spese (noleggio prove, attrezzatura, etc.). Tutto è tracciato. Quando chiedete un cachet, lo fate a nome di un'entità legale, non per "pagare le birre".

3.      Accesso a Fondi e Bandi: Questo è forse il vantaggio più sottovalutato. Come associazione culturale, avete il diritto di partecipare a bandi comunali, regionali o europei per il finanziamento di eventi, ristrutturazione di spazi prove, o produzione di dischi. Sono soldi pubblici destinati alla cultura, a cui un gruppo informale non può nemmeno aspirare.

4.      Protezione Legale: In caso di controversie (con un locale che non paga, con un fornitore, etc.), è l'Associazione a essere il soggetto legale, proteggendo in parte il patrimonio personale dei singoli membri.

È il gesto più chiaro con cui una band dice a sé stessa e al mondo: "Noi ci prendiamo sul serio". È il primo, vero investimento non monetario che segna il passaggio da hobby a progetto.

Staff:  Quindi, ricapitolando per le band in ascolto?

M.D.: Esatto. Riassumo i passi concreti:

1.      Fondate un'Associazione Culturale. È la vostra "società".

2.      Investite in un EPK professionale. È il vostro biglietto da visita.

3.      Trattate il merchandising come una linea di business, non un gadget.

4.      Costruite un pubblico reale, non solo follower online.

5.      Approcciatevi agli organizzatori con questa professionalità, proponendo non solo il vostro sound, ma il vostro progetto e la vostra capacità di promuovere un evento.

 

La scena metal ha la forza della passione. Dobbiamo solo affiancarle la disciplina del business e la lungimiranza della comunità. Il talento c'è. Ora serve la strategia per farlo emergere.

 

Axe Hero

Staff:  Mirko, abbiamo parlato di professionalità, associazioni, merchandising. Ma non dobbiamo dimenticare il cuore di tutto: la musica. Quanto è importante, nella tua esperienza, la qualità del prodotto artistico stesso?

M.D.: È tutto. È il fondamento su cui si costruisce ogni cosa. Tutti i discorsi che abbiamo fatto finora – la professionalità, il marketing, il merchandising – sono il moltiplicatore di forza di un prodotto artistico valido. Ma se il prodotto è debole, non c'è moltiplicatore che tenga. Puoi avere la maglietta più bella del mondo, l'EPK perfetto ed essere un'associazione costituita, ma se le tue canzoni non convincono, è tutto tempo e denaro sprecati.

Staff:  Cosa intendi, nello specifico, per "prodotto artistico valido" per una band rock o metal?

M.D.: Intendo tre livelli, che sono una scala di priorità assoluta:

1.      Le Canzoni. Prima di tutto. Devono essere ben strutturate, memorabili e oneste. Un riff potente è inutile se non sostiene una canzone. Un assolo tecnico è noioso se non serve all'emozione del brano. La canzone deve resistere anche suonata in acustico. È la spina dorsale.

2.      La Registrazione (Il CD, il File, l'Album). Questo è il punto su cui, come producer, mi infervoro. Oggi, con la tecnologia accessibile, tutti possono registrare. Ma "registrare" non significa "produrre". Un missaggio e un mastering professionali non sono un lusso, sono un investimento obbligatorio. È l'unico modo per competere nel mercato globale. Un suono scarabo, poco definito, con le batterie che sembrano lattine, uccide sul nascere anche la canzone migliore. Il vostro disco è il vostro biglietto da visita sonoro. Deve colpire allo stomaco e al cuore come fareste dal vivo, se non di più.

3.      La Coerenza Artistica. L'album, inteso come insieme di brani, deve avere una sua identità. Non deve essere una collezione casuale di pezzi. Deve raccontare qualcosa, deve avere un filo conduttore, un'atmosfera. È quello che trasforma un gruppo di canzoni in un disco, in un'opera.

Staff:  Quindi, qual è la sequenza corretta di investimento per una band?

M.D.: La sequenza ideale, e spesso trascurata, è questa:
1. Scrivere e arrangiare canzoni forti. Spendete mesi, se necessario. Testatele dal vivo. Affinatele.
2. INVESTIRE in una registrazione, missaggio e mastering di QUALITÀ. Questo è il vostro primo, vero, grande investimento. Tagliate su tutto il resto, ma non qui. È meglio avere un EP di 4 brani con un suono stratosferico che un album di 12 tracce con un suono che fa pena.
3. Una volta che avete in mano un prodotto sonoro di cui andate fieri, allora, e solo allora, parte il moltiplicatore: il merchandising con la grafica che richiama l'atmosfera del disco, l'EPK che linka a brani di alta qualità, la promozione che ha qualcosa di concreto da promuovere.

Senza un prodotto musicale solido, si costruisce su sabbia. Con un disco potente tra le mani, tutto il resto – i cachet, il pubblico, la credibilità – diventa non solo più facile da ottenere, ma meritato.

 

Mirko e Monte Melnick manager dei Ramones

Pay-to-Play e Opener per Nomi Famosi: Investimento o Fregatura?

Staff:  Mirko, un'ultimissima domanda. Come vedi il fenomeno del "pay-to-play" (dove la band paga per suonare) e, in generale, l'opportunità di aprire i concerti di nomi famosi? È un investimento proficuo?

M.D.: Questa è una delle questioni più spinose. La risposta non è un sì o un no netto, ma un "dipende dalle condizioni". Dobbiamo separare due concetti spesso mischiati: il pay-to-play vero e proprio e l'investimento in una serata importante.

1. Il PAY-TO-PLAY VERO E PROPRIO: QUASI SEMPRE UNA TRUFFA

Il "pay-to-play" nella sua forma più pura è quando un promoter vi obbliga a comprare un blocco di biglietti a un prezzo scontato (es. 50 biglietti da 15€ l'uno) per rivenderli voi, assumendovi tutto il rischio. Se non li vendete, ci rimettete dei soldi.

·         La Mia Posizione: È una pratica tossica e da evitare come la peste.

·         Perché?

o    Falsità: Vi trasforma da artisti in venditori ambulanti. L'attenzione si sposta dalla musica all'ansia di vendere biglietti agli amici e parenti.

o    Nessuna Selezione Artistica: Il promoter non sceglie la band per la sua qualità, ma per la sua capacità di vendere biglietti. Una band mediocre con 100 amici disposti a pagare avrà la meglio su una band talentuosa ma con una rete sociale più piccola.

o    Danno alla Scena: Sminuisce il valore della musica e crea un circolo vizioso di sfruttamento.

2. APRIRE PER UN NOME FAMOSO: L'INVESTIMENTO (Se Fatto Bene)

Quando parliamo di essere "opener" (band spalla) per un artista affermato, il discorso cambia radicalmente. Qui non si paga per suonare, ma si investe in un'opportunità di visibilità unica. La domanda giusta non è "quanto mi costa?", ma "che ritorno ho su questo investimento?".

Ecco cosa puoi ottenere, se gestito in modo professionale:

A) Visibilità e Credibilità (Il Guadagno Principale)

·         Pubblico Nuovo e Ricettivo: Suonate di fronte a un pubblico che non vi conosce, ma che è lì perché ama il vostro stesso genere. È un target perfetto.

·         Associazione d'Immagine: Essere sul stesso palco di un nome affermato dà immediatamente credibilità. Potrete scrivere per sempre nel vostro CV: "Apertura per [Nome Artista Famoso]".

·         Attenzione dei Media: I media che seguono l'artista principale potrebbero notarvi.

B) Vendita di Merchandising (Il Ritorno Economico Diretto)

·         Posizionamento Strategico: È FONDAMENTALE che nel contratto sia esplicitamente previsto che abbiate il VOSTRO banchetto merchandising in un punto di passaggio obbligato del locale.

·         Potenziale Altissimo: Un pubblico di 500-1000 persone, già caldo per il genere, è il luogo ideale per vendite record di magliette, CD e spille. Un solo concerto del genere può fruttare in merch quello che di solito vendete in 10 serate normali. Questo da solo può ripagare l'investimento iniziale.

C) Esperienza Inestimabile

·         Palco Professionale: Suonare su un palco grande, con un sound system di alto livello e una crew tecnica professionale è un'esperienza formativa che accelera la crescita della band.

·         Watch and Learn: Osservare da vicino come una band di professionisti gestisce le prove, il soundcheck, i rapporti con la crew e lo spettacolo è una lezione gratuita e preziosissima.

Mirko e Thomas Silver degli Hardcore Superstar

La Checklist per un Investimento Profittevole

Prima di accettare, ponetevi queste domande:

1.      Costo/Beneficio: Qual è il costo totale (eventuale cachet negativo, trasporto, etc.)? Le potenziali vendite di merch e la visibilità lo giustificano?

2.      Condizioni Chiare: C'è un contratto? Il banchetto merch è garantito? Avremo un soundcheck dedicato? Saremo citati nella promozione?

3.      Affinità di Genere: Il pubblico dell'artista principale è il nostro pubblico potenziale? Aprire un concerto folk per una band death metal è inutile.

4.      Siamo Pronti? Abbiamo un set di 20-30 minuti super collaudato, un merch di qualità e l'atteggiamento giusto per conquistare un pubblico freddo e/o disinteressato?

In Conclusione:

·         Evitate come la peste il pay-to-play classico.

·         Valutate come un investimento aziendale l'opportunità di aprire un concerto importante. Se i numeri e le condizioni tornano, e se la band è pronta a sfruttare al massimo l'occasione, può essere la mossa più intelligente che possiate fare per fare il salto di qualità. Non si paga per suonare, si investe per crescere.

GRAZIE Mirko per questa bella chiacchierata e per gli approfondimenti e suggerimenti, siamo certi che molte band ti potranno essere grate!

Seguite Mirko Defox sui social: 

https://www.facebook.com/mirco.galliazzo 

https://www.facebook.com/heartofsteelrecords

https://www.facebook.com/BMbestmagazine

https://www.facebook.com/musicafolliamagazine







 
Copyright © BEST MUSICA MAGAZINE. Designed by