Via al primo ciak del film “LA ROSA BLU" - Il docu-film con baby attori
Dal 24 Luglio 2017 a Foligno si dà il via al primo ciak del docu-film “LA ROSA BLU". Le riprese dureranno fino al 29 Luglio e vedranno come protagonisti dei giovanissimi e talentuosi attori: Miriam e Samuele Rustici, rispettivamente 11 e 14 anni, già comparsi nel film Premio Oscar di Paolo Sorrentino “La Grande Bellezza”.
Una nuova pagina sta per essere scritta per la carriera dei due fratellini folignati che in questo cortometraggio saranno affiancati da nomi importanti dello spettacolo quali Enzo Decaro, Aex Belli, Elisabetta Coraini, Roberta Sanzò, Ira Fronten e Pio Luigi Piscicelli (protagonista della serie televisiva “Braccialetti rossi”, nel ruolo di Toni “il Furbo”).
La sceneggiatura nata dalla rielaborazione di un monologo scritto proprio dai due baby attori (letto dai medesimi all’ultimo Troisi Festival) e prodotta dellaCinthiAssociazione Onlus (un centro di primo ascolto e orientamento per le famiglie), avrà la firma alla regia di Geppi Di Stasio e Davide Cincis. Il docu-film, la cui direzione casting è stata assegnata ad Antonio Parciasepe, vedrà anche la partecipazione di ragazzi e bambini del territorio folignate con Sindrome di Down. Le scene esterne alla casa verranno girate a Radio Subasio (con la voce di Stefano Pozzovivo), nel parco della Città della Domenica, alle Fonti del Clitunnio e nella scuola media Piermarini di Foligno.
Il corto, un mix di realtà e animazione (quest’ultima a cura dalla Comics di Torino), è rivolto principalmente ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, per sensibilizzare all’accoglienza, indurre a comportamenti inclusivi, educare alla diversità in generale.
La Professoressa Maria Letizia Fiorelli, mamma dei due bimbi attori ha dichiarato: “L’idea parte dalla realtà rivissuta con una sorta di focalizzazione interna dai due bambini che vivono nella loro quotidianità la straordinaria avventura di essere fratelli di una bimba con sindrome di down”.
Dunque un corto coerente, un nuovo modo di fare cultura della diversità e di raccontare temi delicati di bambini diversamente abili, la cui integrazione spesso dipende dai contesti sociali di inserimento nel quotidiano dove possono rapportarsi e dove il nostro compito è semplicemente quello di avere nei loro confronti degli atteggiamenti costruttivi e non viziati da pregiudizi, stereotipi o mancanza di informazione o percezione del loro “essere ugualmente protagonisti”.
L’obiettivo primario è di avvicinare gli alunni, con modalità coinvolgenti e adeguate alla loro età, alle tematiche della diversità, dell’handicap e della sindrome di Down.
Ufficio stampa: Empty Communication
Iolanda Pomposelli
Roberta Nardi